Whisky Jack Daniel’s Bottle In Bond

Era il lontano 1864, quando l’americano Jasper Newton Daniel, più comunemente noto come Jack Daniel, scappato di casa, venne accolto dal reverendo Dan Call. Appresa l’arte della distillazione dallo schiavo del reverendo, fondò nel 1866 la Jack Daniel’s Distillery in Tennessee, in cui mise in pratica la famosa filtrazione del whisky con carboni di acero accesi che gli conferisce la sua classica morbidezza.

A fine ‘800, il governo degli Stati Uniti approvò il “Bottled in Bond Act”, una legge che definì i canoni di qualità di ogni whiskey americano.

La legge prevedeva che la bottiglia posta in commercio fosse frutto di una singola distillazione eseguita da un singolo distillatore presso una sola distilleria. Doveva, inoltre, essere imbottigliato a 100 proof (50 gradi) e conservato in specifici magazzini (Bonded warehouse) sotto la supervisione del governo U.S. per non meno di 4 anni. Infine, se l’imbottigliamento fosse avvenuto in un luogo diverso da dove si era svolta la distillazione, sarebbe stato dichiarato in etichetta.

Questa edizione limitata vuole rendere omaggio a questa legge con un whiskey imbottigliato a 100 proof.

Al naso offre aromi di caramello e vaniglia con un’ampia nota di rovere. Al palato è delicato e perfettamente equilibrato, con aromi di sciroppo d’acero e spezie. Si conclude in un finale morbido e persistente con sentori di rovere e caramello.