Whisky Glenlivet Nàdurra Peated Cask Finish

500 milioni di anni fa violente eruzioni vulcaniche hanno formato la Scozia e lo scioglimento dei ghiacci ha lasciato in dote un luogo primordiale, selvaggio, circondato da granitiche montagne e da fiumi di acqua cristallina. Questo è lo Speyside, la zona di Glenlivet e “The spirit of the Glen”.

Posizionata nella zona più remota dello Speyside, la zona di Glenlivet è la regione più selvaggia e isolata, difficile da raggiungere e con ampie risorse naturali e acque cristalline che la rendono la zona perfetta per la produzione di whisky.

Il whisky distillato qui è insuperabile e la Glenlivet, fondata da George Smith, è la distilleria migliore della zona. Si narra, infatti, che re Giorgio V, nella sua visita ufficiale in Scozia del 1822, chiese proprio un assaggio di Glenlivet; un fatto curioso che dà l’idea di quanto fosse famoso il Glenlivet all’inizio dell’Ottocento (anche se a quel tempo distillare whisky fosse illegale).

La Glenlivet opera con 14 alambicchi che hanno la forma e la dimensione originale progettata da George Smith più di 150 anni fa, 7 per la prima distillazione e 7 per la seconda, l’acqua utilizzata proviene dal ruscello Josie’s Well e l’orzo viene selezionato dalle coltivazioni del Banffshire. Nel processo di essiccazione non viene usata torba e per la fermentazione la distilleria utilizza ancora oggi tini di legno al posto di quelli di acciaio inox.

In lingua gaelica Nàdurra significa ‘naturale’ e mai termine fu più indicato per definire questo single malt, prodotto usando le antiche tecniche del XIX secolo che prevedevano un affinamento in botti di rovere bianco americano di primo passaggio e in botti precedentemente contenenti del bourbon.

Imbottigliato alla sua gradazione alcolica naturale, senza coloranti e senza nessun tipo di filtrazione, il Glenlivet Nàdurra Peated Cask è uno scotch whisky dalle evidenti connotazioni torbate, che matura all’interno di botti che hanno precedentemente ospitato bourbon in affinamento.

Al naso è complesso, con note variegate di lampone, banana, agrumi, rabarbaro e una leggera sfumatura di latte di cocco. In bocca mostra un timbro terroso, accompagnato da sentori di cacao, vaniglia e torba.

Ottimo in accompagnamento ad ostriche fresche.