Whisky Jack Daniel’s Triple Mash

Era il lontano 1864, quando l’americano Jasper Newton Daniel, più comunemente noto come Jack Daniel, scappato di casa, venne accolto dal reverendo Dan Call. Appresa l’arte della distillazione dallo schiavo del reverendo, fondò nel 1866 la Jack Daniel’s Distillery in Tennessee, in cui mise in pratica la famosa filtrazione del whisky con carboni di acero accesi che gli conferisce la sua classica morbidezza.

Jack Daniel’s Triple Mash è uno dei due whisky (l’altro è il Bonded) che fanno parte della selezione Bonded di Jack Daniel’s che segue il Bottled-In-Bond Act, secondo cui possono fregiarsi della dicitura ‘Bottled-In-Bond’ in etichetta solo quei whiskey americani prodotti da una singola distilleria in una sola stagione di distillazione, invecchiati per almeno 4 anni in un magazzino doganale governativo e imbottigliati a 50 gradi di alcool.

Jack Daniel’s Triple Mash viene ottenuto da un assemblaggio di 3 whiskey Bottled-In-Bond (60% Jack Daniel’s Rye Whiskey, 20% Jack Daniel’s Whiskey e 20% Jack Daniel’s American Malt Whiskey) e poi invecchiato in botti di rovere americano per almeno 4 anni

Al naso emergono inebrianti sentori di sciroppo d’acero, miele, vaniglia e frutta secca. Al palato è morbido e speziato, con note di miele, spezie e legno di quercia. Chiude in un finale rotondo, con ritorni di pane tostato.