Gin Ginarte

Ginarte è un inno alla meraviglia che l’arte sa generare. Per questo, fra le botaniche utilizzate, sono state selezionate alcune erbe che nel Medioevo erano usate come pigmenti per i colori di pittori e scultori.

Così troviamo la nepitella, usata per la produzione di un pigmento verde; il cartamo, la reseda odorata e la robbia che davano vita al giallo; e il guado di Montefeltro famoso per il blu utilizzato da Piero della Francesca. A queste si uniscono piante e fiori (angelica, lavanda, ibisco, fiori di sambuco, germogli di pino, pino mugo e aghi di abete) che, per le loro qualità, sono in grado di creare un sapore unico e avvolgente.

La bottiglia è una rappresentazione dell’essenza artistica. È la tela bianca del pittore, il blocco di marmo dello scultore, il pentagramma vuoto su cui il musicista andrà a scrivere il suo spartito, il foglio che si riempirà delle parole del poeta. In questa particolare edizione speciale, vediamo raffigurata la famosissima Frida Kahlo.

Ginarte, dunque, è un modo per vedere il mondo attraverso l’abilità artistica. Per questo, grazie alla personalizzazione della bottiglia, vari artisti liberano la loro creatività per interpretare un tema di particolare interesse. Vengono coinvolti pittori, fotografi, street artist, tatuatori e designer per creare la bottiglia di Ginarte, in modo tale che essa diventi espressione di linguaggi universali in grado di manifestare sensazioni, emozioni e suggestioni diverse e sempre nuove.

Ginarte è un dry gin molto aromatico, ben equilibrato e avvolgente dal sapore e dagli aromi unici. Al palato risulta asciutto e pieno, con un ottimo equilibrio fra le note floreali e le note balsamiche.

Perfetta in un classico Gin Tonic con una tonica non troppo aromatica e una fettina di lime o una scorza di limone.